La voce delle donne nella Resistenza
Percorso musicale-letterario Ricerca, ideazione e voce Marina Coli
Lorenzo Munari
“I ricordi sono come uova d’uccello nel nido:
l’anima li riscalda per lunghi anni
e d’un tratto essi rompono il guscio
disordinatamente, inesorabilmente”
Ismail Metter
“Partii con un grembiule tutto scollato (…) la rivoltella (…) in seno. Era la prima volta che venivo a contatto con un’arma, quindi era anche umano avere fifa…” (Bianca Venturoli – staffetta).
Lo spazio del racconto si apre con voci di donne che narranola Resistenza al femminile, non come fatto straordinario o eccezionale, ma come capacità di adeguarsi al respiro dei tempi nuovi di allora, in cui anche le donne hanno saputo essere protagoniste e non solo spettatrici della storia del loro Paese.
Testimonianze e ricordi di alcune delle migliaia di donne italiane che sono riuscite a collocare la propria vita al centro, nel cuore stesso della lotta per un’esistenza più democratica.
Il filo delle storie si intreccia con le voci del canto popolare; canzoni d’amore, di guerra, di matrimoni e di speranze, di lutti e di abbandoni. Ancora voci, che come il vento, accarezzano o travolgono, a seconda della loro forza, l’animo di chi ascolta.
Fonti bibliografiche:
“L’Agnese va a morire”, Renata Vigano’ – “In guerra senz’armi, storie di donne”, Anna Bravo e Anna Maria Bruzzone – “Con animo di donna”, a cura di Delfina Tromboni e Liviana Zagagnoni – “Partigiane e patriote della Provincia di Reggio Emilia”, Avvenire Paterlini (Nino) – “Con cuore di donna”, Carla Capponi – “Mi chiamerò Serena”, Ines Pisoni – “Vera storia, le atrocità compiute dai nazifascisti”, Amilcare Veggeti.
Studi musicali: Canti popolari italiani, Nuova Compagnia di canto popolare;Roberto Leydi.